domenica 15 gennaio 2012

UN TRISTE WEEKEND



















Sabato mattina mi arriva un sms della mia collega che mi scrive "è finita anche con le crociere, cosa vendiamo ora?"
La curiosità mi spinge ad accendere immediatamente la televisione e le immagini che scorrono davanti ai miei occhi provocano quella sensazione che ritengo tutti abbiamo provato: incredulità e stupore nel vedere un gigante del mare piegato su sé stesso, come un animale ferito a morte.
Non voglio credere a quello che sto vedendo e il pensiero va alle centinaia di persone, alle famiglie con i bambini al seguito, al personale di bordo che per un misero stipendio si fa un mazzo ed ha sempre il sorriso sulle labbra, e naturalmente a tutti coloro che a qualsiasi titolo si trovavano sulla Costa Concordia.
Inevitabilmente è partito il carosello mediatico e non poteva non esserlo. 
La rincorsa al titolo più forte, alle esclusive, alle immagini più cruente, alla registrazione vocale delle scene di panico. 
Mi chiedo come in simili situazioni ci sia chi riesce a prendere il suo telefonino e a riprendere la scena. Si vuole essere, probabilmente, protagonisti e registi anche nel dramma più forte.
Un giorno arriveremo a registrarci in diretta la morte di un nostro caro per "ricordarci quel momento"!
Avendo deciso di scrivere un blog dedicato alle vacanze ed a tutto il carico emozionale che ne scaturisce, avendo scelto di fare, nella mia vita, l'agente di viaggi per condividere sogni con la gente, oggi voglio andare controcorrente.
Se andate su google o su un qualsiasi altro motore di ricerca e digitate "Costa Concordia" troverete il dettaglio del gigante ferito a morte e di tutte le altre immagini correlate.
Ho deciso, invece, di inserire tre foto che  rappresentano la nave, così come era fino a venerdì, quando è partita da Civitavecchia per quella che poeticamente era stata battezzata "la Crociera dei Profumi e degli Agrumi", proprio per l'itinerario che andava a fare.
Perché questa scelta, che senso può avere?
Mancanza di rispetto per chi ha vissuto il dramma in prima persona?
Assolutamente no. Come tutti, sono immensamente vicino a quelle persone.
Le responsabilità verranno accertate dalle Autorità competenti e chi dovrà pagare pagherà però prima di definire, come ha fatto il "Giornale" di Feltri, CRIMINALE IL COMANDANTE (titolo molto ad effetto) ci penserei due volte in quanto non mi sento di paragonare Schettino, per l'appunto il Comandante della Concordia a quei veri folli criminali che non ci pensano due volte a piazzare una bomba e fare centinaia di morti innocenti.
E' stato un dramma, lo si poteva evitare? forse si, forse no, non spetta a me giudicarlo, non ne ho le competenze.
Cosa proporremo ai nostri clienti per concedergli una settimana di gioia, di spensieratezza, di evasione dalla routine?
Una risposta che ogni anno si fa sempre più complicata per noi agenti di viaggio. A volte ce la mettiamo tutta ma capiamo che non è facile vincere la paura e trasmettere sicurezza.
A conclusione cosa posso dirvi: forse sembrerà banale ed inopportuno in questa sede, però vorrei ricordarvi che in questo momento ci sono centinaia di navi da crociera che stanno navigando in tutti i mari del mondo e queste navi portano migliaia di persone che in questo momento si stanno divertendo, si stanno rilassando, si stanno conoscendo e queste navi continueranno a partire.
Non facciamoci prendere dal panico, valutiamo le notizie con il giusto equilibrio e ritroviamo il desiderio di concedersi una bella vacanza.



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