venerdì 20 gennaio 2012

COSTA CONCORDIA: UNA STORIA ITALIANA






Questo foto sono state scattate a bordo di una nave da crociera, simile per imponenza alla Costa Concordia.
Come agente di viaggi, partecipavamo ad un meeting a bordo e ci è stato concesso il privilegio di poter accedere, dopo una serie di scrupolosi controlli, nella cabina di comando, mentre questo "grattacielo" attraversava lo Stretto di Messina, muovendosi leggiadro in mezzo a tantissime altre imbarcazioni di ogni tipo.
A conclusione di questa settimana in cui siamo stati letteralmente "bombardati" di immagini, di notizie, di smentite, ritengo che siano proprio queste le immagini di cui tutti abbiamo bisogno.
Sapere che mentre stiamo godendoci la vacanza, quella vacanza che come reclamizza la pubblicità, è la "vacanza che ti manca", mentre ci stiamo divertendo, mentre stiamo gustando un aperitivo al bar, mentre stiamo ballando salsa e merengue sul ponte piscina, baciati dal sole del Mediterraneo, mentre stiamo leggendo quel libro che da tempo desideravamo leggere, rilassati e lontani dalle incombenze di ogni giorno, mentre i nostri bimbi si stanno divertendo negli spazi a loro dedicati e stanno gioendo per il regalo che gli abbiamo fatto, portandoli in crociera, ebbene, mentre stiamo facendo tutto questo, sappiamo che ci sono dei veri "angeli custodi" e sono il Comandante e tutto il suo equipaggio, dal primo ufficiale all'ultimo inserviente.
Non posso io dire quali siano state le colpe, le negligenze di Schettino e della sua "band", non spetta a noi giudicare, ci penserà la Magistratura e chi dovrà pagare, pagherà di sicuro.
Però con questo mio scritto voglio rendere onore e rispetto a tutti gli Ufficiali di bordo che svolgono il loro lavoro con professionalità, con senso etico, con grande spirito di responsabilità e non si permetterebbero mai e dico mai di lasciare una nave, la loro nave, abbandonata a sé stessa e al suo destino.
Nel corso della mia vita professionale ho avuto la fortuna di viaggiare diverse volte in navi da crociera della Costa, della MSC, della Royal Caribbean e anche di altre compagnie e tutto quello che di "infame" è stato detto in questi giorni non ha alcun fondamento.
Non esiste nave dove non vengano date le istruzioni per le eventuali emergenze, non esiste nave dove non ci siano i salvagenti, non esiste nave dove la sicurezza non sia al primo posto.
I Comandanti li ho conosciuti personalmente e seppur, ovviamente, hanno il giusto fascino che gli dà la divisa, non stanno a bordo per fare i latin lovers o per andare a rimorchiare, come un arrapato, la gnocca di turno. Probabilmente lo faranno nei modi più appropriati ma certamente non mettendo a rischio la loro vita e quella dei passeggeri di cui si prendono cura dal momento in cui li imbarcano fino a quando scendono.
E poi massimo rispetto per i lavoratori a bordo, ragazzi e ragazze che dobbiamo prendere ad esempio perché pur lavorando sodo, pur essendo macchine senza sosta, sono lì per guadagnarsi dei soldi da mandare  nelle loro case, sono persone che stanno per mesi lontani dalle famiglie, dai figli, dalle mogli.
Eppure sono sempre sorridenti, sempre pronti ad esaudire ogni tuo desiderio. Esci per andare a cena e quando rientri la tua cabina, magicamente, è di nuovo in ordine perché qualcuno con molta discrezione l'ha di nuovo sistemata.
Gente straordinaria e quindi non meritano assolutamente che qualcuno abbia avuto il coraggio di dire che il personale non era all'altezza: signori miei sono persone umane come noi che non hanno certo fatto le "scuole di sopravvivenza" non avranno fatto "le camminate sui carboni ardenti" e quindi anche queste persone, in quel momento avranno avuto la stessa paura che ognuno di noi, avrebbe provato ma sono sicuro che pur non parlando italiano si saranno prodigati al massimo per dare una mano e portare in salvo le stesse persone a cui ogni giorno davano la loro disponibilità: uno dei momenti più emozionanti di una Crociera è l'ultima sera, quando, generalmente, si chiude con una cena di gala e tutti gli ospiti, ballano, cantano con i camerieri e diventa una grande festa ed un tripudio di foto che vengono scattate in ogni angolo del ristorante.
Ora quello che vorrei è che questa ulteriore "storia italiana" ritrovasse la sua giusta dimensione: rendere il massimo rispetto a chi purtroppo non è riuscito a salvarsi, una preghiera speciale e un pensiero dolcissimo alla bambina di 5 anni che resterà l'immagine più straziante di questa tragedia, un grazie immenso a tutti quelli che hanno dato sé stessi per aiutare, un fermo invito alla Magistratura affinché colpisca pesantemente senza fermarsi davanti a nessun "muro di gomma", un appello alle persone a non andare nelle agenzie di viaggi a chiedere sconti a seguito di...., mettiamo uno stop al cinismo e all'ipocrisia.




Nessun commento:

Posta un commento