08 dicembre 2014

Roma, nessuno potrà uccidere la tua bellezza.







Roma "La Grande Schifezza", "Roma Mafiosa", sono gli ultimi appellativi che ti hanno voluto assegnare dopo che per anni ti hanno chiamato "Roma Ladrona".

Ma tu non ti fai piegare da queste infamie e noi romani che siamo cresciuti in questa città, che tutto il mondo ci invidia, continuiamo ad amarti.

Ci fanno male le notizie che parlano di un virus letale che si è inserito nel tessuto della nostra bella città, evitiamo quasi di parlarne per esorcizzarne il male.

Ma come possiamo non continuare ad amarti?

Come possiamo tradire l'amore che abbiamo per te se tu continui, inesorabile, ad ammaliarci, a sedurci, a non stancarci mai di te.


E come ci si può stancare di una città che a dicembre ti regala una magnifica giornata di sole, un sole che ti entra dentro casa e ti scuote dal torpore, dalla pigrizia e ti porta nelle strade del centro a girovagare, ripercorrendo strade che chissà quante volte hai percorso, eppure sei di nuovo lì, come se fosse la prima volta, a scattare foto, una dietro l'altra, come un turista impazzito, come un bambino curioso.


Una città che, in un giorno di festa, si addobba al meglio per regalarti uno spettacolo di gioia, di serenità.

Strade stracolme di persone, di gente allegra e sembra che per una strana magia, nessuno stia più pensando ai problemi di tutti i giorni, è come se fossimo tutti presi da un incantesimo e fossero svanite nel nulla tutte le ansie, le preoccupazioni o quantomeno te le ritrovi quando tornerai a casa, ma per qualche ora sei riuscito a non pensarci.

E' la città delle grandi e piccole piazze, la città del caos dei luoghi più frequentati
dai romani e dai turisti con le loro guide in mano, ma è anche la città dei vicoli segreti, più nascosti, quelli dove in un secondo entri in un'atmosfera in cui pensi di non essere più in una grande metropoli ma di percorrere le strade di un borgo.

E' la città dove a dicembre ristoranti,, bar, enoteche si riempiono di persone e per accoglierle mettono i tavolini in strada e la festa è ancora più bella.

E' la città in cui ti affacci su una delle sue terrazze e davanti ti si presentano delle panoramiche degne dei più grandi artisti ma per te sono lì completamente gratis e a te non resta altro che lasciarti sedurre da tutto quello che vedi: le vestigia dell'antichità, i tetti e le terrazze romane, i cento campanili, le cupole tra cui spicca il Cupolone.

E' la città in cui folle oceaniche si radunano in una piazza, aspettando senza impazienza l'arrivo del Papa, non lo riesci a vedere tanta è la gente, ma la sua voce ti fa scorrere i brividi sulla pelle.

Come possiamo pensare, noi romani, che a volte ti sopportiamo ma sempre ti amiamo, ad accettare che la nostra meravigliosa città che ci ha fatto nascere qui e qui ci ha fatto vivere, possa essere confusa con la Mafia, con la Corruzione, con lo Schifo, no Roma tu non lo meriti, non lo meritano i romani che ti amano e ti rispettano e non lo meritano le migliaia di persone che ogni anno vengono a visitarti da ogni parte del mondo e di te s'innamorano.

Dedicato alla mia città

Santo






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