Iniziai nel 2011 scrivendo quel primo articolo con
il quale entravo in questa nuova avventura, quella di scrivere degli articoli
su un blog personale.
Come in tutte le storie, si muovono i primi passi
con degli obiettivi, con dei risultati da raggiungere ma non si può prevedere
tutto quello che accadrà.
Non si può sapere con certezza se il tuo scrivere
rimarrà un qualcosa riservato ai pochi fedelissimi o se, invece, le tue parole
verranno intercettate e condivise da un sempre più crescente numero di persone.
Il blog "l'agente di viaggi" era nato a
suo tempo per "difendere" una categoria, quella per l'appunto degli
agenti di viaggi, messa in difficoltà negli ultimi anni e per molti ritenuta
anche obsoleta e, ormai superata, rivolgendosi pertanto sia alle tante persone,
giovani e meno giovani, che hanno fatto di questo lavoro la loro professione o
sarebbe meglio dire la loro missione, e anche al vasto pubblico di lettori che
cercano informazioni utili nel web per decidere la meta delle loro vacanze, per
essere aggiornati sulle normative, per avere più notizie su fatti di cronaca
che toccano il settore turistico.
Un blog richiede, comunque, un impegno, la costanza
nello scrivere, il cercare sempre nuovi argomenti che possano essere
d'interesse, trovare le parole giuste, specialmente quando si devono affrontare
tematiche delicate.
Il fatto che molti colleghi mi manifestano la loro
stima e mi dicono che hanno trovato in questo blog anche parole
d'incoraggiamento per non mollare è per me un grande risultato, e anzi mi aiuta
a ritrovare quella fiducia che anche io ho rischiato e potrei rischiare ancora
di perdere.
Una fiducia compromessa non tanto dal fatto di non
sentirsi all'altezza del proprio ruolo ma il fatto che, purtroppo, per tutta
una serie di cause, questo ruolo è sempre più condizionato da fattori esterni
su cui non sempre possiamo avere il pieno controllo e questo ha portato in
tanti di noi rassegnazione, stanchezza, indecisione, dubbi e perplessità
quotidiane.
Se come è vero le crisi servono per ritrovare delle
idee, per rigenerarsi, per rimettersi in gioco, per imboccare nuove strade, la
crisi che sta colpendo duramente il nostro settore sta rivoluzionando e
riposizionando le numerose pedine di cui era composta la scacchiera del mondo
turistico: operatori che muoiono per aver perseguito obiettivi che erano ormai
impossibili da raggiungere, nuovi operatori che nascono con grandi ambizioni e
scommettendo molto sul futuro, Aziende che si fondono per creare gruppi sempre
più coesi e condividere strategie di mercato comuni.
Tante agenzie stanno abbassando con malinconia e
tristezza le serrande dei propri negozi, perché hanno difeso le loro
"creature" fino a che è stato possibile ma purtroppo si sono dovute
arrendere.
Queste chiusure che vengono totalmente ignorate
dall'opinione pubblica e non parliamo dalla politica per cui continuiamo ad
essere dei fantasmi se non accorgersi di noi solo nel momento in cui siamo
tassati e oberati di balzelli vari, sta comportando che molti seri
professionisti si ritrovino oggi spiazzati. Persone che hanno alle spalle anni
e anni di professione, esperienze, competenze, conoscenze non solo delle mete
turistiche ma di tutti gli aspetti legali, assicurativi che comporta un
viaggio, una vacanza, un soggiorno di qualsiasi genere, si ritrovano senza quel
luogo ove magari fino a non solo pochi giorni fa, accoglievano i loro clienti
con un sorriso, felici di poter dare il loro contributo per la realizzazione di
un sogno.
Manca il luogo fisico, eppure senti che quel luogo
forse era diventata una sorta di scatola, di contenitore, una scatola dove
comunque c'erano dei rapporti, basati sulla reciproca fiducia e quando quei
luoghi vengono a mancare, ti rendi ancora più conto di quello che hai seminato,
perché quelle persone con le quali avevi instaurato un rapporto di fiducia, ti
cercano, si preoccupano del tuo futuro, vogliono continuare a prenotare le loro
vacanze avvalendosi della tua preziosa collaborazione e tutto questo ti fa
sentire ancora importante, e scatena dentro una forza, un desiderio di
ribellarsi agli eventi e di trovare il modo di poter ancora assolvere a quella
sorta di "mission" a cui magari hai dedicato una gran parte della vita.
E questo sarà per me uno degli obiettivi primari di questo anno appena iniziato
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