martedì 22 luglio 2014

CON LA PIOGGIA PENSANDO AL MARE.






Pomeriggio del 22 luglio.
Il cielo si è fatto di nuovo minaccioso e tra pochi minuti diluvierà di nuovo.
Per la strada non c’è nessuno.
I pochi che si vedono sembrano anime vaganti in cerca di chissà cosa.
Alzo gli occhi e davanti a me le copertine dei cataloghi mare mi guardano e sembrano quasi parlarmi e farmi compagnia, entrambi ripensando a quei pomeriggi di luglio di anni fa quando come in un “metaforico” abbraccio, ci si univa per assolvere al nostro compito che era quello di mandare la gente in vacanza e di fargli scoprire il nostro Bel Paese.
Ma che fine ha fatto il Mare Italia?

Seguirà il destino del suo fratello minore, il prodotto Neve Italia, che da alcuni anni, ormai, se ne è andato per conto suo e non trova più motivo di esistere negli scaffali, nelle scrivanie delle agenzie di viaggi?
Questa è la fine che stiamo già avvertendo da alcuni anni ed ogni anno che passa la profezia va avverandosi sempre di più.
Cerchiamo ogni anno una giustificazione che ci conforti e ci faccia sperare che l’anno dopo le cose miglioreranno, ed ogni nuovo anno ci sentiamo sempre più frustrati da questo continuo allontanamento e ci chiediamo cosa possiamo fare.

Nei miei ripetuti attacchi di nostalgia dei tempi che furono, ricordo l’attesa trepidante dell’uscita dei cataloghi dedicati alle vacanze balneari, cataloghi che hanno fatto la storia del turismo ed uno su tutti fu il “Vacanziere” del tour operator romano Diplomat Tour, uno dei tanti nomi che hanno fatto la storia del turismo e, purtroppo, oggi non ci sono più.
I cataloghi venivano presentati alle agenzie in pompa magna, degni di serate e di cene di gala, pronti per essere poi veicolati nelle nostre sedi..
I clienti prendevano il catalogo, lo studiavano insieme a noi alla ricerca della migliore soluzione, si passavano ore a leggere le descrizioni dei singoli alberghi, andavano a casa per un consulto familiare, tornavano il giorno successivo con una prima selezione e davano poi il compito a noi di prenotare la stanza o l’appartamento.
Erano gli anni in cui andava forte la vendita del prodotto residence, al punto che la Orizzonti di Milano dedicò a questo tipo di vacanza un intero catalogo, ricco di pagine e pagine di appartamenti e case vacanza.
Erano gli anni anche in cui ci si sentiva tutti più ricchi e ci si concedevano fino a tre settimane di vacanze, sfruttando le promozioni "vacanza lunga".
Oggi tutto si è stravolto.
Il cliente trova centinaia di proposte e di offerte di ogni tipo su internet, ha modo di verificarle in qualsiasi momento e in qualsiasi situazione, nel modo che gli resta più comodo e non ha quindi la necessità di dover raggiungere l’agenzia, in special modo se l’agenzia non è in grado di accoglierlo in orari che siano più congeniali alle sue esigenze.
Il cliente trova facilmente indirizzi e contatti delle strutture, si mette in comunicazione con gli stessi alberghi, ottenendo condizioni di favore, e anche nel caso in cui lo avesse prenotato la prima volta, servendosi delle agenzie, da quel momento verrà, successivamente, “bombardato” di newsletter e di promozioni da fargli dimenticare chi per primo lo aveva mandato in quell’albergo.
Allora non esistevano le recensioni su Trip Advisor e ci si affidava alla consulenza del proprio agente di viaggi che era il miglior recensore, avendo visionato le strutture, avendo partecipato a fiere di settore e assumendosi la responsabilità di quello che proponeva, 
Oggi, purtroppo, la perversione di questi sistemi ci ha portato a diffidare della competenza altrui e a basarci su impressioni non sempre totalmente oggettive e realistiche.
In tutto questo ci si è messa pure la crisi economica, i prezzi saliti alle stelle, un mix di fattori che ha allontanato i clienti dalle agenzie e quei poveri cataloghi restano lì in attesa di qualcuno che li prenda e noi li guardiamo uscire dalle nostre agenzie sperando che non vengano solo usati come strumento di informazione per poi andarsi a prenotare direttamente, uno dei tanti alberghi che riempiono quelle pagine, descritti così bene, fin nei minimi particolari.
L’unica cosa che è ormai diventata un optional è il costo. Sul catalogo ne resterà stampato uno che sarà quello ufficiale ma non sarà mai quello reale, costringendoci tutti a partecipare ad un gioco al massacro alla ricerca del miglior prezzo.

Caro catalogo facciamoci compagnia in questo pomeriggio piovoso di luglio....


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