lunedì 22 dicembre 2014

CARO BABBO NATALE






"Caro Babbo Natale per quest'anno vorrei ricevere il libro "Giro del Mondo in 80 giorni" e quando sarò grande il mondo lo voglio girare anch'io e lo voglio raccontare agli altri."

"Caro Babbo Natale oggi che sono un uomo maturo e sono passati tanti anni da quando espressi quel desiderio, gran parte del mondo ho avuto la fortuna di girarlo e forse continuo ad essere un sognatore come lo ero allora."

Mi sono disteso al sole su spiagge bellissime, bagnandomi nelle acque degli Oceani che circondano il nostro pianeta.

Ho visto nascere e morire il sole, dove realmente nasce e muore il sole, assistendo a degli spettacoli che non puoi dimenticare e questi spettacoli mi hanno fatto ancor più accettare la vita nel suo continuo alternarsi tra la luce e il buio.

Ho abbracciato, stretto le mani, e ascoltato gente di altro colore, di altra cultura, di altra religione e di tante di queste persone ho dei ricordi indelebili.

Ho soggiornato nei grandi alberghi, nei resort dove tutto si tinge di rosa ma fuori di questi alberghi mi sono confrontato con la durezza e la fatica del vivere, incontrando però persone coraggiose, umili e fiere di se stesse.

Questo mondo che in parte ho visto, l'ho raccontato e lo continuo a raccontare, condividendo le mie emozioni e i miei racconti con chi come me è partito alla scoperta del mondo, quel mondo che non deve necessariamente essere lontano da noi ma può essere anche molto vicino a noi.

Quel desiderio si è realizzato perché credo che i sogni che si fanno da bambini non possono rimanere dei sogni e per realizzarlo ho avuto due genitori stupendi che pur tra mille difficoltà mi hanno aiutato a mantenermi gli studi e a permettermi di arrivare ad avere quella qualifica con la quale mi potevo presentare nel mondo che avevo sognato.

E con quella qualifica incontrai la prima persona che mi dette fiducia, credette in me e mi dette modo d'iniziare il mio lungo percorso.....

Oggi che non posso più farmi prendere in braccio da te, anche se a dire il vero lo vorrei, cosa potrei chiederti?

Di continuare a girare il mondo? di continuare a raccontarlo?

Si anche questo, ma la maturità ti porta a chiedere altre cose e vorrei che per una sera il telegiornale ci desse delle notizie di madri che amano i loro figli e li proteggono dalle insidie di quel mondo che non è il mondo che tutti vorremmo, vorrei sentir parlare di donne che hanno incontrato un "principe azzurro" e quel principe non si è trasformato in orco cattivo ma ha continuato ad amare e rispettare la sua principessa, non vorrei più vedere i visi di tutte quelle persone ipocrite che si vendono per il vile denaro, speculando sulla fatica e sul disagio delle persone normali.

E vorrei che questo mondo che sappiamo essere bello proprio nella sua diversità possa ritrovare quella serenità, quella pace, quell'armonia che ci dia la possibilità di poterlo girare senza paure e senza ansie di alcun tipo, ma forse anche per te Babbo Natale ti sto chiedendo qualcosa di troppo grande.

Dedico questa lettera ai miei genitori, che mi hanno aiutato a realizzare quel sogno di bambino e la dedico a tutti quelli che in questi lunghi anni mi sono stati vicino nelle agenzie in cui ho lavorato, e tutti i colleghi (siete così tanti che non vi posso nominare tutti) straordinari che hanno collaborato e condiviso la bellezza di questo nostro mondo, quel mondo che tutti noi continueremo a raccontare a chi ancora saprà apprezzare la bellezza del dialogo e del contatto umano e non posso non dedicarla alle tante persone che ormai non li chiamo più clienti ma amici, i quali rinnovandomi la loro fiducia continuano a darmi l'entusiasmo di andare avanti nel mio lavoro.


Buon Natale a tutti.

lunedì 8 dicembre 2014

Roma, nessuno potrà uccidere la tua bellezza.







Roma "La Grande Schifezza", "Roma Mafiosa", sono gli ultimi appellativi che ti hanno voluto assegnare dopo che per anni ti hanno chiamato "Roma Ladrona".

Ma tu non ti fai piegare da queste infamie e noi romani che siamo cresciuti in questa città, che tutto il mondo ci invidia, continuiamo ad amarti.

Ci fanno male le notizie che parlano di un virus letale che si è inserito nel tessuto della nostra bella città, evitiamo quasi di parlarne per esorcizzarne il male.

Ma come possiamo non continuare ad amarti?

Come possiamo tradire l'amore che abbiamo per te se tu continui, inesorabile, ad ammaliarci, a sedurci, a non stancarci mai di te.


E come ci si può stancare di una città che a dicembre ti regala una magnifica giornata di sole, un sole che ti entra dentro casa e ti scuote dal torpore, dalla pigrizia e ti porta nelle strade del centro a girovagare, ripercorrendo strade che chissà quante volte hai percorso, eppure sei di nuovo lì, come se fosse la prima volta, a scattare foto, una dietro l'altra, come un turista impazzito, come un bambino curioso.


Una città che, in un giorno di festa, si addobba al meglio per regalarti uno spettacolo di gioia, di serenità.

Strade stracolme di persone, di gente allegra e sembra che per una strana magia, nessuno stia più pensando ai problemi di tutti i giorni, è come se fossimo tutti presi da un incantesimo e fossero svanite nel nulla tutte le ansie, le preoccupazioni o quantomeno te le ritrovi quando tornerai a casa, ma per qualche ora sei riuscito a non pensarci.

E' la città delle grandi e piccole piazze, la città del caos dei luoghi più frequentati
dai romani e dai turisti con le loro guide in mano, ma è anche la città dei vicoli segreti, più nascosti, quelli dove in un secondo entri in un'atmosfera in cui pensi di non essere più in una grande metropoli ma di percorrere le strade di un borgo.

E' la città dove a dicembre ristoranti,, bar, enoteche si riempiono di persone e per accoglierle mettono i tavolini in strada e la festa è ancora più bella.

E' la città in cui ti affacci su una delle sue terrazze e davanti ti si presentano delle panoramiche degne dei più grandi artisti ma per te sono lì completamente gratis e a te non resta altro che lasciarti sedurre da tutto quello che vedi: le vestigia dell'antichità, i tetti e le terrazze romane, i cento campanili, le cupole tra cui spicca il Cupolone.

E' la città in cui folle oceaniche si radunano in una piazza, aspettando senza impazienza l'arrivo del Papa, non lo riesci a vedere tanta è la gente, ma la sua voce ti fa scorrere i brividi sulla pelle.

Come possiamo pensare, noi romani, che a volte ti sopportiamo ma sempre ti amiamo, ad accettare che la nostra meravigliosa città che ci ha fatto nascere qui e qui ci ha fatto vivere, possa essere confusa con la Mafia, con la Corruzione, con lo Schifo, no Roma tu non lo meriti, non lo meritano i romani che ti amano e ti rispettano e non lo meritano le migliaia di persone che ogni anno vengono a visitarti da ogni parte del mondo e di te s'innamorano.

Dedicato alla mia città

Santo






martedì 25 novembre 2014

VENDERE ESPERIENZA



nosy be madagascar


Dalle più svariate fonti, comprese anche tante voci interne al nostro stesso settore, arrivano voci che vorrebbero decretare la fine dell'agente di viaggi, considerandola una figura obsoleta e ormai senza più alcun valore.

Eppure ci sono ancora tante agenzie, che pur tra mille difficoltà di ogni tipo, stanno resistendo e continuando a dare il meglio di sé stesse, a rinnovarsi, e se lo fanno vuol dire che ci sono ancora tante persone che riconoscono la professionalità di un esperto e preferiscono affidare un bene prezioso quale è il viaggio, la vacanza, a chi di mestiere, ogni giorno, si occupa di questo.

Le stesse statistiche stanno registrando un'inversione di tendenza che sta segnalando, dopo la sbornia di questi ultimi anni, un ritorno all'uso dell'agenzia e di chi ti accoglie dentro l'agenzia.

Probabilmente una gran parte di persone si sta rendendo conto che l'offerta on line è una bellissima vetrina, spesso molto allettante, ma il proliferare eccessivo di siti che nascono ogni giorno, di offerte che arrivano su tutti i canali possibili e immaginabili, sommandosi ad offerte e messaggi che arrivano da aziende di altri settori, sta generando un eccesso di informazioni tra le quali è difficile districarsi, e cominciano a serpeggiare seri dubbi se in effetti quello che viene proposto sia veramente la soluzione più idonea al tipo di vacanza che s'intende fare.
Non sempre si riescono a trovare con facilità tante di quelle risposte che un agente di viaggi preparato, competente, aggiornato è in grado di fornire in tempo reale.

Altra situazione che sta creando qualche ulteriore apprensione è l'aumento delle truffe che si sono avute e si continuano ad avere quando si fa un uso improprio del web, andando a dare fiducia a dei siti, che con un minimo di attenzione rivelano già dalla loro home page o dalle offerte proposte che ci sia qualcosa di cui non fidarsi ciecamente, ma. giocando sulla leva prezzo. che resta pur sempre una delle migliori leve d'attrazione, riescono a conquistare, comunque,  la fiducia dello sprovveduto potenziale cliente, senza con questo voler demonizzare l'uso di internet, grande scoperta degli ultimi anni, un canale di vendita su cui esistono tantissimi siti di massima affidabilità..

Il 2014 si sta, ormai, avviando a conclusione e quindi posso a pieno titolo ritenermi soddisfatto di come sono andate le cose anche in un anno che non è stato per nulla un anno facile e tutti sappiamo il perché, ce lo ricordano i notiziari, i talk show,i giornali, in maniera così ossessiva da generare ancor più sfiducia di quanta già ce ne sia in giro.

La grande maggioranza dei clienti già acquisiti è tornata anche quest'anno nella nostra agenzia e ha trovato sempre la stessa accoglienza, a riprova che un cliente acquisito è per una qualsiasi attività commerciale un bene prezioso, ancor più in periodi in cui si ha bisogno di più attenzione, di ascolto, di serenità.
manyara viaggi

Ma quello che ancor più mi fa sentire orgoglioso del mio essere un "professionista" del settore è l'aver "conquistato" la fiducia di quel tipo di cliente che oggi entra in agenzia con una eccessiva diffidenza, si mette già dal primo momento in atteggiamento difensivo e di sfida nello stesso tempo, esercitando una forte pressione psicologica ma è poi quel cliente che appena percepisce che dall'altra parte non vi è un improvvisato agente di viaggi, ma c'è una persona preparata, che lo ascolta, che gli fa luce nei suoi oscuri dubbi, che risponde con educazione e gentilezza anche a quelle domande che apparentemente potrebbero sembrare domande di supponenza e arroganza, questo è il cliente che te lo fai amico per sempre e sarà quel cliente che diventerà il tuo principale alleato commerciale e sarà lui che avrà piacere di portarti altri suoi amici, sicuro di affidarli a mani esperte.

La grande soddisfazione professionale sta proprio nel fatto che la "conquista" del cliente non è avvenuta grazie alle subdole manovre di volersi far largo a suon di sconti , il più delle volte fittizi, o promettendo paradisi immaginari, o volendo vendere quello che fa comodo all'agenzia, ma il cliente ha apprezzato la serietà, l'onestà, la disponibilità, la preparazione, la correttezza, e queste sono quelle armi, quei valori che nessuna crisi potrà mai mettere in discussione, anzi, proprio nella crisi, vince non lo scattista, quello che si brucia tutto nei primi cento metri, ma vince il gregario, il maratoneta, quello che sa di dover compiere un lungo percorso, fatto di fatica, di sudore, ma sa che alla fine il traguardo lo ricompenserà di tutte le fatiche.
archivio wikipedia


Articolo dell'estate 2012


giovedì 13 novembre 2014

TORNARE SUI BANCHI DI SCUOLA







Quando mi è arrivato dalla Costa Crociere l'invito a partecipare al corso di formazione "Sales Academy" che si sarebbe tenuto a bordo della Costa Luminosa, ho avuto un iniziale scetticismo, dovuto al fatto che ho pensato di cosa avrei potuto avere bisogno di sapere dopo tanti anni di esperienza nel settore.

E' scattata però quella domanda che spesso ci porta ad intraprendere l'azione e allora mi sono detto "perché no?".

E così il 07 novembre ho raggiunto la "scuola" dove si sarebbe tenuto il corso, ma a differenza di altre scuole, ad attendermi non c'era un vecchio edificio scolastico, bensì una meravigliosa nave, la Costa Luminosa e non c'erano "bidelli" all'ingresso ma uno stuolo di assistenti che prendono in carico il bagaglio per fartelo ritrovare in cabina, che ti accompagnano nelle operazioni d'imbarco e altri che sono ad attenderti dentro la hall della nave per indicarti l'ascensore da cui raggiungere la cabina prenotata e una volta arrivati in quella che poi diventerà la tua "stanza d'albergo", ti aspetta il personale assegnato a quella cabina, una sorta di angelo custode che si prenderà cura della tua camera, rendendotela sempre accogliente e ordinata.

Mentre sei al buffet per un pranzo di benvenuto, il bagaglio verrà recapitato nella cabina e così quando tornerai avrai tutto il tempo per disfare la valigia e riporre vestiti, scarpe e tutto quello che ti sei portato nel comodo armadio guardaroba.

In cabina il "diario di bordo" e la televisione interattiva sono a disposizione per fornire le prime utili informazioni per prendere confidenza con gli ambienti della nave e con quelle che saranno le attività del primo giorno a bordo.

Prima che la nave parta per il suo viaggio, tutti i passeggeri sono chiamati a seguire l'esercitazione di sicurezza per essere informati sulle procedure da seguire nel caso ci dovessero essere delle situazioni di emergenza, tutto nel pieno rispetto delle normative internazionali.

Il corso si è rivelato, anche per uno che svolge questo lavoro da più di trent'anni, un utilissimo percorso di aggiornamento professionale, permettendoci di poterci confrontare sulle evoluzioni che il mercato turistico ha avuto in questi ultimi anni, e di come un esperto agente di viaggi possa far fronte alle nuove esigenze, al fine di poter, comunque, dare al cliente quel valore aggiunto che solo un professionista può dare.

Abbiamo potuto vivere in prima persona tutte le esperienze che un crocerista può concedersi nel corso della sua vacanza a bordo, entrando anche in spazi e ambienti che possono essere definiti a tutti gli effetti "luoghi e oggetti magici":
la sala comando dove ci sono state illustrate dagli ufficiali preposti tutte le misure di sicurezza atte a rendere sicura la navigazione e la vita di bordo; la sala macchine, il "cuore" della nave, dove una squadra di tecnici super specializzati segue con occhio attento tutto quello che succede in qualsiasi angolo della nave, pronto a intervenire in qualsiasi momento.


Abbiamo visitato le cucine e tutti gli ambienti collegati, un mondo veramente magico. Ci sono state illustrate tutte le minuziose procedure che si debbono osservare per garantire l'igiene, la conservazione dei cibi, la pulizia e la gestione dei piatti da mandare in sala ristorante, calcolando le centinaia di ordinazioni che debbono essere soddisfatte ogni giorno.



Ci siamo sentiti anche dei protagonisti quando ci è stata data l'opportunità di accedere al dietro le quinte del Teatro, scoprendo i "trucchi" che ci sono dietro il palcoscenico per offrire ogni sera uno spettacolo diverso.


Il benessere è stato un'altro dei momenti più apprezzati, avendo potuto trascorrere un pomeriggio all'interno del Centro Samsara,
il tempio della nave dedicato al benessere, ai massaggi, al relax e all'attività sportiva nel centro fitness, avendo a disposizione le più moderne macchine e attrezzature.




Il palato lo abbiamo deliziato, sia cenando al Ristorante "Taurus", il ristorante principale della nave e ancor più quando abbiamo potuto cenare al Ristorante Club e al Samsara, due ambienti più riservati ed esclusivi: cucina di alto livello, curata dai migliori chef.


Divertimento garantito dal team dell'animazione, dal programma d'intrattenimento musicale, dalle feste che vengono organizzate ogni sera e per chi vuole tentare la fortuna c'è il Casinò.




Durante le soste ai porti un ricco programma di escursioni permette di poter visitare le città che si toccano, il tutto organizzato nei minimi dettagli, nel rispetto di ogni normativa di sicurezza e affidabilità, e con ampia scelta di attività da poter fare.


Per gli amanti dello shopping, per chi è alla ricerca di un regalo di classe da portare a casa una galleria di negozi è a disposizione per esaudire il desiderio e magari andandoci in questo periodo potete fare i regali di Natale in tutta tranquillità e rilassatezza.



I cinque giorni di scuola sono così passati velocemente, lasciando in me un bellissimo ricordo di questa esperienza, da cui torno arricchito professionalmente per dare al cliente che si rivolgerà a me quel valore aggiunto che nessun supporto tecnologico, anche il più evoluto, potrà mai dare.

Le offerte, le promozioni previste dalla Costa Crociere sono tante e le potrete conoscere rivolgendovi alla nostra agenzia, così come in tutte le agenzie di viaggi professionali che ci sono in tutta Italia, le quali sapranno indicarvi la migliore soluzione.



martedì 4 novembre 2014

ESSERE OTTIMISTI



Cosa significherà parlare di ottimismo in un blog che dovrebbe parlare di viaggi?

A parte che per godere al meglio di un viaggio si deve essere, comunque, persone positive dentro, altrimenti se ci portiamo appresso la nostra tristezza rischiamo di non vedere con il giusto sguardo tutto quello che il mondo ha da offrirci, questa sera sento questo desiderio di condividere con tutte le persone che mi conoscono una sensazione che sto provando dentro.

E' la sensazione che si ha quando sai che hai affrontato una sfida difficilissima, quando hai fatto un pezzo di strada, ti guardi alle spalle e senti  dentro una forte energia.

E' il non essersi arresi, è il non aver accettato che forze esterne, le circostanze, le paure, i dubbi, potessero in un attimo cancellare un grande percorso di vita, vanificare anni di passione, di dedizione.

E' il socchiudere gli occhi e rivedere non più qualche persona ma centinaia di persone che in tanti anni  hanno dato fiducia e fiducia hanno avuto, le tante mani strette in un gesto di reciproca lealtà e stima, i sorrisi, i ringraziamenti, sentirsi complici di un momento di gioia, di spensieratezza, aver contribuito a rendere ancora più speciale una vacanza, un viaggio.

Come quando in televisione si arriva all'ultima puntata e si dà appuntamento alla prossima edizione, il conduttore saluta tutti coloro che hanno contribuito al successo della trasmissione, anche io vorrei elargire i miei ringraziamenti a tutte quelle persone che in qualche modo, spesso anche senza accorgersene, mi hanno aiutato a resistere alla stanchezza, a spingere un pochino di più, a non sentire il peso dell'impegno, a mantenere la concentrazione anche nei momenti più complicati e sarebbe una lunga lista di nomi, di persone, e io sono sicuro che chiunque leggerà questo articolo sa di aver contribuito a darmi questa spinta, già nel momento in cui dedica una piccola porzione del suo tempo al sottoscritto.

E' bellissimo guardarsi alle spalle in un anno così difficile, così complicato, e poter dire a sé stessi  di aver fatto al meglio del possibile il proprio lavoro, potendosi anche perdonare se in mezzo a tante cose fatte bene ci può stare qualche imperfezione, sebbene queste imperfezioni debbano essere sempre spunti su cui riflettere per migliorare ancora, ma è ancor più bello guardare avanti e crederci ancora.

Questa riflessione nasce in concomitanza con l'imminente arrivo dell'inverno che porterà il suo carico di fredde e piovose giornate, di serate noiose davanti alla televisione però se lo scorso anno guardavo all'inverno con ancor più tristezza, quest'anno sento una ventata di ottimismo o comunque penso che soltanto una grande iniezione di positività ci possa far dire a tutti, come disse il grande Eduardo, di cui ricorrono quest'anno i trent'anni dalla sua morte, 


"Adda passà a nuttata"




giovedì 9 ottobre 2014

INNOVAZIONE O TRADIZIONE?






Fino a non molto tempo fa, la strada in cui sono nato e cresciuto, così come tante strade delle nostre città, erano dei luoghi di ritrovo, erano dei microcosmi di vita quotidiana.
Con nostalgia ricordo le botteghe, i negozi, i laboratori.
In cento metri trovavi la maggior parte dei luoghi che servivano alla vita di ogni giorno.
C'erano i negozi di "alimentari", la "frutteria", la "macelleria", "il pescivendolo".
E se ti si consumava il tacco, le scarpe non le buttavi, e andavi dal calzolaio.
Quando i vestiti avevano bisogno di essere rinfrescati c'era "la tintoria"
Non mancavano il barbiere e il parrucchiere.
E poi, sempre nella mia strada trovavano spazio anche il falegnamel'idraulico e il vetraio.
Per un momento di relax il bar "sotto casa" e l'edicola che vendeva il quotidiano fresco di stampa con le notizie ancora inedite.
Quando arrivavano le occasioni speciali il vestito ce lo facevamo cucire dal sarto che aveva il suo laboratorio in strada.
I negozi più prestigiosi che vendevano abbigliamento di classe, tessutilenzuola di marca italiana, oppure la libreria, la profumeria, queste avevano il loro giusto spazio nella via principale del quartiere.
Ed infine avevamo il mercato rionale: una festa di colori, di voci, di gente.

Il bello di tutto questo era che ogni negoziante era il leader della sua attività, era quello che ti consigliava, era quello che conosceva le tue abitudini, era quello di cui ti potevi fidare così come lui si fidava di te, fino a darti credito se qualche volta non eri in grado di pagarlo.
Questi negozi diventavano una sorta di agglomerato di una grande piazza dove era piacevole incontrarsi, scambiare quattro chiacchiere, commentare il fatto del giorno.
Ci si sentiva di far parte di una grande comunità.

E' arrivata la globalizzazione, la liberalizzazione, l'economia doveva espandersi e così nel giro di pochi anni sono nati come funghi una moltitudine di ipermercati, di centri commerciali con l'effetto dirompente di aver portato alla chiusura tutte quelle botteghe e quei negozi di quartiere, minando alla base quel bel rapporto di comunanza e di socializzazione tra le persone.
Nel frattempo la tecnologia ci ha fatto credere a tutti di poter fare a meno dell'altro e giorno dopo giorno ci ritroviamo sempre più smarriti e confusi, pur credendo di avere il mondo tra le mani.

Ora cosa c'entra tutto questo con il mondo delle agenzie di viaggi di cui faccio parte?

Anche noi stiamo vivendo da tempo un grande conflitto tra innovazione e tradizione.
Anzi, nel nostro caso, l'innovazione, soprattutto quella tecnologica ha avuto terreno fertile perché è andata a colpire un settore che per anni si era poggiato sulla tradizione, ma su una tradizione non più adeguata alla domanda del mercato, che, vittima dei meccanismi perversi della globalizzazione, andava cambiando molto più rapidamente della capacità di reazione da parte di chi si è trovato colpito nella "illusione" di credersi l'unico depositario dei sogni delle persone.
Politiche di prezzo votate al massimo del ribasso, una concorrenza senza più regole, grandi multinazionali che hanno fatto confluire nel web ingenti risorse finanziarie, creando dei mega centri commerciali delle vacanze on line, un terremoto pazzesco che ha minato le fondamenta di un settore che sembrava poter essere inattaccabile e lo è stato molto più facilmente, anche per una mancanza di coesione tra gli "addetti ai lavori", che se avessero marciato uniti avrebbero avuto una forza d'urto notevole per combattere la battaglia.
Da una parte l'innovazione con i suoi pregi e i suoi limiti, dall'altra la tradizione.

Dove risiederà la verità? 

Non può esserci in nessuna delle due, è come voler mettere d'accordo la materia e lo spirito, sono due cose che si contrastano l'una con l'altra ma se ci si ostina a voler pensare che tutto debba essere innovativo e stravolgere il passato si pecca di presunzione, se si pensa al contrario che soltanto con la tradizione si può dare una risposta, si cade nella convinzione errata di pensare che "siccome ho fatto sempre così non vedo perché devo cambiare", e con questa filosofia di vita, si muore ogni giorno di più.

Dal mio modesto punto di vista, credo che, come in tutte le cose della vita, ci sia spazio per il giusto equilibrio e si debba avere la capacità di portare, attraverso l'uso intelligente dell'innovazione, una ventata di freschezza nelle abitudini consolidate, traendo da queste abitudini quelle che sono le certezze e i valori che nessuna innovazione potrà e dovrà mai scalfire.

domenica 28 settembre 2014

ROMA NASCOSTA




Roma: una città spesso caotica, disordinata, dove il romano stesso fa fatica a viverci quando si deve spostare da un luogo all'altro e in quei momenti il primo pensiero va a quelle città dove la qualità della vita ha ancora un senso.

Ma sarà questa la verità, oppure la pigrizia del romano, la sua supponenza nel sentirsi depositario di tutte le bellezze della città in cui vive, non lo porta ad andare a scoprire quegli angoli nascosti, quelle oasi di serenità che solo una città magica e straordinaria come Roma può offrire?

Vivo in questa città da quando sono nato e la mia curiosità mi ha portato nel corso di tutti questi anni, sin da quando piccolino mi facevo accompagnare da mia madre e da mio padre nelle passeggiate in centro, luogo da sogno per chi viveva in periferia, a cercare di trovare nel caos cittadino, quegli spazi dove immergersi in un'atmosfera più rarefatta, quasi onirica.

E così, di tanto in tanto, ritorno su percorsi già fatti, eppure ogni volta scopro qualcosa di nuovo e mi chiedo "ma finora dove stavo, perché mi era sfuggito questo particolare?"

Roma ti offre una miriade di spunti di ogni tipo per farti uscire dalla pigrizia, per andare fuori dai soliti schemi, per arricchirti nel senso culturale e spirituale della parola, ma si deve avere il desiderio di andarle incontro e lei non ti deluderà.



Ieri pomeriggio, complice il richiamo del Festival della Letteratura di Viaggio, che, da diversi anni, si tiene, sempre con molto successo, presso Villa Celimontana,  spinto da un pomeriggio di sole settembrino, ho effettuato una passeggiata nel cuore di uno dei Sette Colli di Roma, dentro il Celio.


La passeggiata non può non iniziare dalla visita della Chiesa di S. Maria in Dominica, ai più conosciuta come la Chiesa della Navicella per la fontana prospiciente la Chiesa stessa, una delle Chiese più belle e ambite per i matrimoni.
Da evidenziare gli splendidi mosaici dell'abside e il cinquecentesco soffitto ligneo.
Accanto alla Chiesa si entra in uno dei parchi più deliziosi della città, Villa Celimontana, un piccolo parco, ricco di alberi,  che ospita diverse manifestazioni, tra cui d'estate un'importante rassegna internazionale di jazz.
All'interno del Parco, entrando nel Palazzetto Mattei, si può visitare la prestigiosa Biblioteca della Società Geografica Italiana, con una ricchissima collezione di libri dedicati al tema del viaggio e della geografia.

Ci sarebbe un'uscita che vi porta a metà di un percorso che consiglio invece di fare tutto, ripartendo dalla Piazza della Navicella, oltrepassando l'Arco di Dolabella.
Volgete lo sguardo in alto per notare come quest'arco si vada ad incastrare nei resti di quello che rimane del grande Acquedotto di Nerone (trasportava circa mille litri di acqua al giorno per rifornire le ville dell'imperatore!).


Da qui, percorrendo quella che era una delle strade dell'antica Roma, si arriva ad un piazzale dove spicca la bellezza della Chiesa dei Santi Giovanni e Paolo.

In questo piazzale si ha modo di comprendere quali siano state le trasformazioni che la nostra città ha avuto nel corso dei secoli. Roma è piena di queste testimonianze storiche ed archeologiche.

La Chiesa è stata infatti costruita sui resti di un complesso di case romane, risalenti al terzo secolo d.C., riportate alla luce dopo un lungo lavoro di scavi, oggi visitabili, e da non perdere assolutamente per immergersi nell'atmosfera di quello che erano le abitazioni dell'epoca.
Ho avuto la fortuna che mentre stavo visitando la Chiesa c'era un matrimonio e la Chiesa era totalmente illuminata, quindi ancora più splendente nella sua bellezza.
In questo luogo ci ero già stato ma questa volta ho trovato aperto un cancello che mi ha portato nella zona in cui è più evidente tutto il lavoro di costruzione fatta sui resti degli antichi edifici preesistenti.

Stavo continuando la discesa verso Viale Aventino per tornare nella città caotica ed ecco la sorpresa che aspettavo.

A sinistra un cancello aperto: mi incuriosisco, entro e mi rendo conto di essere entrato in qualcosa di storico e di importante. 
Sento delle voci, mi spingo un po' più in là ed entro nel vivo di una cerimonia che si stava svolgendo in uno dei luoghi più intimi, e, sono sicuro, meno conosciuto ai romani: l'area dove si trovava il Convento di S. Gregorio con tre straordinarie cappelle, Santa Barbara, Sant'Andrea e Santa Silvia, con una serie di incantevoli affreschi di Reni e del Dominichino.
Sono rimasto letteralmente estasiato e non finivo di sorprendermi.

Uscito da questo scrigno, sono entrato nel cortile della Chiesa di San Gregorio, purtroppo era già chiusa ma la discesa della sua scalinata, con il Palatino di fronte è un ulteriore regalo alla vista che la nostra città sa dare.

Per circa un'ora o forse più (si perde la cognizione del tempo quando si è in queste atmosfere) avevo dimenticato il rumore delle macchine, lo stridio dei freni, i clacson, le sirene dell'ambulanza, il vociare della gente e Viale Aventino, seppur un bel viale mi ha riportato in quella realtà romana che tutti vorremmo evitare, ma viviamo qui, e Roma la dobbiamo amare nel bene e nel male.

mercoledì 27 agosto 2014

VAI ANCORA IN AGENZIA? MI VIEN DA RIDERE





Leggendo diversi commenti o ascoltando alcune conversazioni, mi è capitato di avere la sensazione che, specialmente negli ultimi tempi, molte persone ritengano la figura dell'agenzia di viaggi e quindi di chi fa questo lavoro di professione, un'attività ormai obsoleta, non più adeguata ai tempi di oggi.

Non di rado questi commenti e queste valutazioni toccano forti punte di sarcasmo e anche chi continua a servirsi dell'agenzia viene quasi considerato un alieno, un fuori moda, un retaggio del passato.

Rispettando le opinioni di tutti, perché, in fondo è giusto che sia così, mi viene però da fare una riflessione.

Se il nostro mestiere di agente di viaggi è ormai un mestiere obsoleto, se chi si rivolge a noi rischia anche di essere deriso da chi invece ritiene che si possa fare tutto da soli, mi viene da chiedermi come sia possibile che io possa annoverare tra i miei clienti delle persone che mi seguono da più di trent'anni?

Iniziarono con un biglietto ferroviario e nel corso di tutti questi anni hanno continuato a cercarmi, per ogni tipo di viaggio, anche nei vari cambi di sede, trasmettendo l'abitudine anche ai figli e in seguito ai nipoti. Trent'anni fa internet non c'era, oggi esiste, ma loro non mi abbandonano, eppure non gli regalo nulla, anzi forse sono anche caro a detta dei "benpensanti".

E come è possibile che anche quest'anno, come ogni anno del resto, mi arrivano mail di ringraziamento, come è possibile che ci sono persone che mi chiamano per ringraziarmi, dandomi appuntamento al prossimo viaggio?

La maggior parte di essi si sono rivolti all'agenzia, esponendo la loro idea di vacanza e a tutto il resto ci ha pensato l'agenzia: ha preparato un programma, completo di tutte le indicazioni accessorie ed utili, l'ha sottoposto al suo cliente il quale non ha dovuto far altro che prenderne visione e apportare eventuali integrazioni e modifiche, ma da quel momento in poi, questo cliente non ha dovuto più trascorrere ore su internet alla ricerca della combinazione giusta, non si è dovuto stampare pile di fogli, caricare la carta di credito o correre in Banca per i bonifici da mandare agli alberghi, non si è dovuto più preoccupare di nulla perché c'era chi si stava occupando della sua vacanza.

Niente più tempo perso, niente più fatica, solo l'attesa del giorno della partenza.

Si sentiranno di essere stati ingannati o tutelati quei clienti che in corso di viaggio hanno incontrato qualche disguido, che può esserci sempre, ma il loro agente di viaggi è prontamente intervenuto garantendogli il proseguimento della vacanza?

E cosa penseranno del loro agente di viaggi e nel caso specifico del sottoscritto:


  • il cliente che ha avuto dei disservizi al rientro del viaggio di nozze, causato da un ritardo della compagnia aerea e al rientro ha lasciato al suo agente di viaggi tutte le carte, se ne è tornato tranquillo a casa e dopo qualche giorno il suo agente di viaggi lo ha contattato e gli ha fatto avere il rimborso del disservizio?
  • e quell'altro cliente che dovendo annullare il viaggio per cause impreviste due giorni prima della partenza, rischiando di perdere tutto l'importo, si è visto rimborsare tutta la penale perché il suo agente di viaggi gli aveva consigliato di stipulare una polizza e gli ha seguito poi tutta la pratica di richiesta rimborso?
  • e la famiglia che dovendo effettuare un finanziamento ha portato al suo agente di viaggi tutta la documentazione e il suo agente di viaggi si è fatto carico di perfezionare la pratica con la finanziaria?
  • e tutte quelle persone che a fronte di un modesto rimborso spese non hanno fatto altro che restare in attesa in agenzia, con l'aria condizionata, la musica in sottofondo, seduti comodamente, sfogliando una bella rivista di viaggi, mentre il loro agente di viaggi stava provvedendo a perfezionare la prenotazione aerea, a stampare i biglietti, a fare il check in e produrre le carte d'imbarco?
  • e vogliamo parlare di tutti coloro che sono stati avvisati in tempo e in tutti i modi possibili di eventuali variazioni voli senza che loro se ne dovessero preoccupare minimamente?
  • e quanti clienti hanno appreso dal loro agente di viaggi notizie aggiornate sulla documentazione necessaria per viaggiare, senza quindi poi rischiare di incorrere in alcun tipo di problema per irregolarità dei documenti?


Questi sono solo alcuni dei casi in cui, probabilmente, anche coloro che in un primo momento erano dubbiosi se affidarsi o meno ad un agente di viaggi, quelli che erano tentati di fare da soli, quelli che temevano poi di essere presi in giro dagli amici, si sono ricreduti e hanno compreso che se uno è agente di viaggi e lo è da tanti anni e in tutti questi anni non ha mai avuto un contenzioso di carattere legale, forse un motivo ci sarà!





lunedì 18 agosto 2014

FERRAGOSTO DI BENESSERE



Avendo a disposizione solo un breve periodo per i giorni di ferragosto, ho pensato a quale fosse la migliore soluzione per cercare di ottenere in un lasso di tempo breve un momento da dedicare esclusivamente a me stesso e potermi ritemprare nella mente e nel corpo dopo le tensioni degli ultimi giorni in agenzia, quando ho dovuto far fronte alle richieste di clienti che si sono presentati a ridosso delle partenze, sottoponendomi, quindi, ad un ulteriore surplus di stress che si andava ad aggiungere alla fatica di aver sostenuto ritmi abbastanza pesanti nel corso dei precedenti mesi.

Creando anche dello sconcerto tra le persone a me più vicine, le quali reclamavano e anche giustamente dal loro punto di vista la mia presenza, ho deciso di trovare quella soluzione che fosse un binomio tra la ricerca del benessere psico fisico e la possibilità di andare a scoprire qualche località di questa nostra meravigliosa Italia che non finisce mai di sorprenderti.

Ho ripensato a due città che mi sembra di conoscere come se ci fossi andato da poco ed invece sono due posti dove manco dai tempi della scuola e quindi da più di trent'anni: Padova e Venezia, dove andai in gita scolastica ai tempi delle scuole superiori.

Ma dove potevo soggiornare per evitare di stare in città?

Ed è così che è nata l'idea di andare ad Abano Terme, una località che usavo molto quando iniziai a lavorare nel turismo, come base di appoggio per i gruppi scolastici che dal Sud partivano per andare in Veneto.

Facendo come fanno la maggior parte dei clienti, anche io mi sono messo a sbirciare sui vari canali web e devo dire che mi sono quasi perso tra le tantissime offerte presentate dai vari alberghi di Abano, tutti collegati al discorso benessere.

Puntando anche all'economicità ho scelto un pacchetto di tre giorni in mezza pensione con ingresso alla Spa, proposto da un hotel di 4 stelle, l'Alexander Palace.

L'albergo è una moderna struttura, leggermente decentrato, ma in dieci minuti di piacevole passeggiata si è nel centro della cittadina, forse più adatto per il target congressuale che per quello pertinente al benessere.

Infatti quella che viene presentata come una piscina termale avrebbe bisogno di un bel restyling perché sa di vecchio e non ti dà l'idea della Spa ed oltretutto andrebbe regolamentato l'accesso dei bambini che per quanto possano essere disciplinati sono bambini e quindi il loro entusiasmo in acqua contrasta con chi, invece, vorrebbe godersi il relax.

In parte il discorso del benessere viene in qualche modo confortato dalla presenza di un centro wellness, dove con prezzi accettabilissimi si possono fare percorsi benessere, usufruendo della sauna, del bagno turco, delle docce emozionali, della grotta di zolfo e delle vasche idromassaggio.

C'è anche una grotta di sale, molto utile per le vie respiratorie.

Le ragazze del centro benessere, come del resto tutto il personale dell'albergo è molto gentile e disponibile nei confronti della clientela.

Abano è la classica cittadina termale con grandi e belli alberghi, di cui alcuni sono alberghi storici, tutti dotati di centri benessere.

Una cittadina immersa nel verde, ordinata, pulita. dove è piacevole camminare senza l'assillo del traffico, della confusione.

Un centro che diventa il fulcro dello struscio serale, con negozi di qualità, bar dove sedersi per un aperitivo, ristoranti se si vuole evadere dalla ristorazione degli alberghi.

Abano è ben collegata con le città vicine, sia in pullman che in treno. Con venti minuti di bus si raggiunge Padova, con un'ora di treno si sta a Venezia.

Per quanto mi riguarda ho raggiunto quello che cercavo in questo breve weekend e mi sento di consigliare questa località a chi volesse concedersi qualche giorno di relax assoluto, scegliendo tra le proposte che gli alberghi di Abano hanno per la clientela.


domenica 10 agosto 2014

LAST MINUTE TRE ANNI DOPO






Scrissi India Last Minute nel luglio 2011 per ironizzare, ma nello stesso tempo per fare chiarezza su questa formula magica con la quale si vorrebbe risolvere il compromesso tra una bella vacanza e il prezzo da saldo.

Sono passati tre anni e il fenomeno è ancora vivo e vegeto, anzi ha trovato un ulteriore focolaio nella crisi economica, che, al di là delle promesse dei vari politici che si susseguono alla guida del nostro paese, mette sempre più in difficoltà le famiglie italiane, e nel proliferare di portali di ogni tipo che promettono vacanze miracolose in cui sembra che tutto ti venga regalato su un piatto d'argento.

In questi ultimi due anni, oltretutto, c'è stato un incremento di offerta voli da parte delle compagnie aeree low cost sulle mete più gettonate, posti che sono facilmente acquistabili on line, e se si prenotano con largo anticipo garantiscono prezzi sicuramente di notevole interesse. Abbinarci una sistemazione alberghiera nulla di più semplice, visto che anche per questo sul web si trova di tutto.

E così quest'anno in agenzia abbiamo dovuto far fronte alle richieste più disparate, richieste che in gran parte sono pervenute proprio da chi ha trascorso nottate e giornate su internet (come il testimonial della pubblicità di una nota
multinazionale del web turistico), nella speranza che passando i giorni trovasse l'occasione della sua vita, che lo facesse sentire il più furbo di tutti. Arrivato alla soglia del periodo di vacanza, uscendo sconfitto e sempre più stordito dalla ricerca, piomba in agenzia la mattina del 9 agosto per chiederti se hai qualcosa in partenza per la sera stessa, massimo il giorno dopo, pensando che acquistare un viaggio sia paragonabile all'acquisto di un paio di scarpe che vedi in vetrina, entri, trovi un commesso che va nel retrobottega, prende le scarpe che tu hai visto o altre analoghe, te le fa provare, ti fai due passi avanti e due passi indietro, se ti piacciono e ti calzano bene, vai alla cassa, paghi ed esci contento.

Anche in questo caso, comunque, se vai il 9 agosto a cercare la scarpa 42 da uomo a saldo e la vuoi proprio come la desideri tu qualche difficoltà l'avrai perché generalmente arrivati a questa data, trovi scarpe misura 45, oppure un 42 che non ti metteresti mai.

Un vero agente di viaggi che ci tiene al suo cliente, vorrebbe che prima di tutto il suo cliente badasse al tipo di viaggio che sta acquistando, se è in linea con le sue aspettative, con le sue esigenze e per fare questo ci vuole quantomeno un minimo di dialogo per capire quali siano le reali aspettative, per evitare che il cliente una volta giunto a destinazione non trovi quello che aveva pensato di trovare.

Una volta individuato il tipo di vacanza che potrebbe andar bene, non abbiamo viaggi stoccati in magazzino, dobbiamo fare a nostra volta una ricerca tra le varie offerte proposte dai tour operator, oppure, nel caso di un viaggio su misura, dobbiamo fare una ricerca per verificare quali compagnie aeree abbiano delle disponibilità, a quale costo e stessa operazione alla ricerca di posti letto.

Seppur si riuscisse a trovare la combinazione perfetta, ci corre l'obbligo di perfezionare contrattualmente la pratica con incasso del viaggio e nostro pagamento al fornitore o ai fornitori coinvolti, i quali a loro volta, ricevuto il pagamento dovranno, comunque, emettere biglietti, voucher, fogli notizie, e farceli pervenire.

I cosiddetti "documenti di viaggio" dovranno essere ricontrollati per prevenire malintesi o errate interpretazioni di orari, coincidenze voli, servizi previsti.

E allora cari affezionati del "last minute" non pensiate che dietro il rifiuto del vostro agente di viaggi ci sia supponenza, arroganza, menefreghismo. C'è un grande senso di responsabilità nel prevenire incresciosi episodi che spesso si verificano nelle vendite last minute (la più classica è quella di chi prenota e solo dopo aver pagato l'intero importo si accorge di non essere in regola con i documenti di espatrio, oppure di aver richiesto l'auto noleggiata e non avere una carta di credito a garanzia da presentare al momento del ritiro della macchina...), grande senso di responsabilità nei confronti anche dei tanti clienti che, al contrario, hanno prenotato con largo anticipo, pagato e hanno la sacrosanta priorità nell'assistenza prima del viaggio.

Probabilmente con queste parole rischio di farmi nemico il popolo del last minute. A questo proposito ci tengo a precisare che non è che per me esistano clienti di seria A e altri di serie B, ho il massimo rispetto di chi per questioni economiche o per questioni concrete tipo aver avuto le ferie all'ultimo minuto si rivolge, lo stesso, alle agenzie di viaggi e gliene siamo grati.

Però ancor più in questi casi si rende necessaria la massima collaborazione e disponibilità da ambo le parti.

Non si può entrare in agenzia e dire "vorrei partire per qualsiasi parte del mondo, faccia lei " cosa significa?, oppure chiedere un viaggio specifico, dare un'idea di spesa, esprimere le proprie esigenze, l'agente di viaggi trova quello che il cliente ha chiesto e riceve gradimento da parte dello stesso cliente e poi per chissà quale strano mistero il cliente invece di prenotare quello che aveva chiesto e trovato se ne esce con quella frase che sappiamo bene cosa poi in realtà significa: "ci penso" e allora lì veramente ti cadono le braccia e lasci stare.

Siamo, comunque, in periodo di vacanze e da persona che ha sempre creduto e continua a credere nella sua mission di agente di viaggi, auguro a tutti, clienti del primo e clienti dell'ultimo minuto, di trascorrere una serena vacanza, e mi raccomando, almeno durante queste giornate provate a staccare gli occhi da internet e riscoprire il piacere del silenzio, della lettura, del parlare a voce con il vicino di spiaggia....