24 settembre 2011

A BORDO DELL'AEREO: CONSIGLI UTILI

Nel precedente articolo il nostro passeggero era salito a bordo e si preparava a vivere l'emozione del primo volo. Ormai l'aereo sta rullando sulla pista e il personale di bordo (anche se su molti aeromobili questa operazione viene ormai effettuata tramite i monitors) sta illustrando le istruzioni da seguire in caso di emergenza.
 In questa fase ci sono persone che fanno gli indifferenti, come a dire "sai quante volte le ho sentite?", ci sono quelli che guardano da altra parte, quelli che seguono attentamente e quelli che si danno una grattatina della serie "non si sa mai".
L'aereo si posiziona, accelera e inizia la sua salita verso il cielo....
Se il volo è breve la scelta del posto può anche non essere così determinante, ma nel caso in cui si dovesse affrontare un viaggio lungo, un posto o un altro potrebbe anche fare la differenza.
Se siete tra quelli fortunati che si possono permettere di viaggiare in business o addirittura in first class, naturalmente il problema non si pone perchè la comodità, il confort, il servizio, le attenzioni, faranno la differenza e giustificheranno il maggior esborso.
Ho avuto la fortuna di viaggiare in qualche occasione in business e tanti anni fa in first class sulla Thay e vi posso dire che il viaggio è veramente tutta un'altra cosa.
Per i comuni mortali che viaggiano in economy  si deve fare subito una precisazione: alcune compagnie aeree, soprattutto quelle cosiddette low cost non prevedono l'assegnazione del posto e quindi questa avverrà in maniera del tutto casuale, o previo pagamento di un supplemento distinto per tipologia di posto.
Nella normalità del viaggio aereo, alcune compagnie  prevedono la preassegnazione del posto già prima di andare in aeroporto.
Comunque quando fate le operazioni di accettazione, vi verrà assegnato un posto e se non esprimete preferenze l'addetta al checkin opererà la scelta in maniera casuale, rispettando però dei parametri di bilanciamento dell'aeromobile.
Potete esprimere una vostra preferenza e nei limiti del possibile verrete accontentati.
Ma quali sono i posti migliori?
I più ambiti sono quelli in prossimità delle uscite di emergenza perchè hanno uno spazio maggiore per le gambe però può capitare che non possiate reclinare il sedile e a volte le compagnie li vendono ad un prezzo superiore. Sono buoni sicuramente i posti nella parte anteriore del velivolo e quelli centrali.
I meno ambiti sono quelli posteriori dove spesso si sente di più il rumore e quelli in prossimità delle toliettes.
Per la scelta tra finestrino e corridoio dipende dai vostri gusti: se vi va di guardare dall'alto e spesso ci sono delle panoramiche invidiabili scegliete il posto finestrino, però tenete conto che se siete un tipo che si alza molto dovrete disturbare il vicino. Se scegliete il posto corridoio potete allungare le gambe ma se avete il vicino ansioso sono guai....
Molte persone ci dicono "che faccio durante tutte le ore di volo?"
Se il vostro volo avrà una durata lunga, vi verranno serviti i pasti, in funzione dell'orario del volo, verranno proiettati uno o due film, avrete gli auricolari per ascoltare vari generi musicali e poi armatevi di un buon libro o semplicemente rilassatevi e lasciatevi andare a un buon sonno, tra le nuvole.
Nel caso di viaggi lunghi per evitare problemi alle articolazioni è buona cosa evitare scarpe strette, indossare abiti non comodi e almeno ogni due ore vi converrà alzarvi e sgranchirvi un pò.
Evitate di bere alcolici, bevande con caffeina e soprattutto bevete molta acqua per la disidratazione.
Altro fenomeno che si può verificare è il dolore alle orecchie, soprattutto nella fase di atterraggio per problemi di pressurizzazione. Sarà sufficiente bere o masticare una chewingum, deglutire oppure chiudere le narici e poi buttare fuori il respiro.
Se in corso di viaggio capitasse che il comandante vi invita ad allacciare le cinture di sicurezza non fatevi prendere dal panico: sono solo cautele che debbono essere prese, specialmente se l'aereo si trovasse a dover entrare in zone di turbolenza, ma ripeto nulla di preoccupante.
E così, il nostro volo, breve o lungo che sia si sta avviando alla conclusione...
verrete invitati a sedervi al vostro posto, ad allacciare le cinture di sicurezza, a mettere lo schienale in posizione dritta e vi preparete all'atterraggio, una fase molto delicata per il comandante ma sicuramente un momento molto emozionante....sentire l'aereo che pian piano si abbassa, tocca terra ed inizia la frenata.
A questo punto può succedere e devo essere sincero è una abitudine soprattutto italiana che scatti l'applauso...forse di liberazione da ansie e paure!!!
Quello che mi fa veramente incavolare è vedere persone che si alzano, quando ancora l'aereo sta muovendosi verso il suo parcheggio ed essere richiamati dal personale di bordo e mi chiedo ma dove cavolo pensate di andare?
E mi incuriosiscono sempre quelle persone che appena l'aereo si è fermato, cominciano ad agitarsi, a muoversi, a prendere i bagagli e poi magari aspettare dieci minuti prima che vengano aperti i portelloni.
La maggior parte, non appena arrivati, la prima cosa che fanno è prendere il telefonino e ricevere i messaggi di benvenuto dei gestori locali se siete all'estero e cominciano a chiamare mamma, papà, la ragazza, la nonna....
Si apre il portellone e pian piano la gente defluisce dall'aeromobile e quando il viaggio è stato lungo sono evidenti le tracce di permanenza a bordo: coperte gettare per terra, carte, bottiglie vuote c'è di tutto...ti avvicini all'uscita e la hostess che ha magari viaggiato con te per tredici ore è ancora lì e con il suo sorriso ti lascia andare....

20 settembre 2011

QUASI QUASI PRENDO L'AEREO

L'uso dell'aereo come mezzo di trasporto si è andato sempre più diffondendo negli ultimi anni, anche per effetto dell'introduzione di tariffe molto competitive che hanno permesso a più persone di provare l'emozione del volo.
Dico emozione perchè per quanto mi riguarda, pur avendo viaggiato molto in aereo, ogni volta che mi trovo a volare, provo sempre per l'appunto una bella emozione.
Eppure ci sono tantissime persone che hanno paura di volare e tecnicamente questa fobia si chiama aerofobia. Come tutte le fobie è una assurda limitazione perchè non si può avere paura di qualcosa che non si conosce e spesso, infatti, tale paura si dissolve nel momento in cui la persona che, apparentemente, ne dovesse soffrire si rtirova a bordo, fa un bel respirone, si distrae con il compagno di viaggio, magari più abituato ad usare l'aereo e che quindi lo tranquillizza e così terminato questo primo volo., fonte di incubi notturni, avrà il desiderio di ritornare a volare.
Spesso in agenzia mi capitano persone che non hanno mai volato e non è detto che la causa sia stata la paura ma potrebbero esserci altre ragioni e ci pongono delle domande su cosa debbono fare.
All'apparenza potrebbero sembrare delle domande stupide ma non è detto che quello che per alcuni può essere pane quotidiano, lo debba essere per tutti.
E allora per tutti coloro che non hanno mai preso un aereo ed hanno i giusti dubbi su come si devono comportare, fornisco qualche indicazione di massima:
- tanto per iniziare non aspettatevi più i biglietti con i tagliandi di volo, ormai fanno parte della preistoria ed anche se io provo nostalgia per questo tipo di documentazione che secondo me dava un valore più reale al viaggio stesso, oggi il biglietto aereo viene stampato su un normale foglio elettronico di quelli A4 tanto per intenderci e tecnicamente si chiama biglietto elettronico;
- con il vostro bel bigliettino vi recherete il giorno della partenza in aeroporto e abbiate cura di rispettare quelli che sono definiti i tempi limite di imbarco. variabili da aeroporto ad aeroporto e in funzione di tutta una serie di situazioni di cui non posso parlare in questa sede, altrimenti andremmo troppo per le lunghe. In linea di massima un'ora per i voli nazionali, circa due per gli internazionali e un tre ore per voli tipo quelli diretti negli States.
- arrivati in aeroporto e parlo naturalmente di aeroporti di grosse dimensioni, dovrete vedere su uno dei tanti monitors indicanti le partenze a quale banco di accettazione (check in) dovrete appunto svolgere le operazioni di check in o accettazione.
- al banco verrà presa in consegna la vostra valigia, verrà pesata per vedere se in linea con il peso massimo consentito (variabile anche questo), sarà effettuato un primo controllo sui vostri documenti di riconoscimento (per attestare la titolarità del biglietto e la regolarità del documento di espatrio nel caso effettuate un viaggio all'estero) e vi verrà rilasciata la carta d'imbarco o boarding pass;
. vi potrebbero anche consegnare due carte d'imbarco nel caso per arrivare a destinazione dobbiate effettuare una coincidenza (anche qui non sempre questo avviene e dipende da una altra serie di fattori prettamente commerciali e di accordo tra le compagnie aeree)
- la carta d'imbarco avrà un cedolino che attesta l'imbarco del vostro bagaglio e quindi vi potrebbe tornare utile qualora a destinazione possiate avere problemi con il ritiro del bagaglio che avevate imbarcato ed inoltre su questa carta è riportato il numero di posto che vi è stato assegnato, il gate ossia la porta da cui accedere in aereo e l'orario d'imbarco;
- per accedere nella zona interna, quella prettamente riservata ai passeggeri in partenza, dovrete sottoporvi alle operazioni di controllo e questo può comportare anche delle lunghe attese;
- finalmente avete superato la zona controllo e la prima cosa da fare è individuare, specie se l'aeroporto è molto esteso, la zona dove è posto il vostro gate (o porta) di imbarco che vien evidenziato con un numero. Nell'attesa potete usufruire dei servizi di ristoro, bere una bevanda, fare quell'acquisto che vi eravate dimenticati di fare e attendere così il momento in cui verrà il momento di procedere alle operazioni di imbarco;
- vi avvicinerete a questo gate e la persona che è lì vi ritirerà una parte della vostra carta di imbarco, a conferma che appunto siete saliti in aereo:
- raggiungerete l'aeromobile o con il servizio pullman interno all'aeroporto, oppure se siete fortunati vi ritroverete a bordo, passando per il finger, una sorta di corridoio coperto che vi permette di entrare in aereo con la massima sollecitudine;
- ed eccoci finalmente sulla porta dell'aereo, dove il sorriso, la cordialità di una hostess vi introdurrà al vostro primo volo. Vi andrete a sedere nella fila e nel posto assegnatovi e fatto un bel respiro, rilassandovi un pò se ne sentite il bisogno, vi ritroverete tra le nuvole e tutto vi sembrerà così emozionante...

BUON VOLO A TUTTI E NEL PROSSIMO ARTICOLO CONTINUEREMO IL NOSTRO VIAGGIO


11 settembre 2011

GALIZIA, LA SPAGNA CHE NON TI ASPETTI



Se arrivate in Galizia con gli stereotipi della Spagna a cui siamo abituati, ne resterete delusi.
Se vi aspettate di mangiare la paella, se cercate la movida notturna, se vi piacciono i grandi  alberghi del tutto incluso, se pensate che andrete a ballare il flamenco, lasciate stare questa regione.

Ho partecipato ad un fam trip (termine tecnico per dire viaggio di conoscenza), organizzato dall' Ente del Turismo Spagnolo in collaborazione con la Giunta di Galizia, nel periodo dal 04 al 09 settembre.

Il tour aveva un duplice scopo: quello di far conoscere la destinazione come una meta per gli amanti del golf, abbinandola però alla scoperta delle varie possibilità che offre questa regione, situata nel nord ovest della Spagna.

Ho, infatti, avuto come compagni di viaggio, un gruppo di colleghi e di giornalisti, provenienti da varie parti d'Europa, tutti giocatori di golf e l'unico che non pratica questo sport era il sottoscritto e questo mi ha permesso di capire qualcosa di più di questo nobile sport, fatto di estrema concentrazione mentale.

Con un volo Iberia ho volato da Roma a Madrid e da lì a Vigo. Già nella fase di atterraggio, ho notato che stavo arrivando in un luogo completamente diverso da altre parti di Spagna, dove ho avuto modo di atterrare nel passato. Una immensa distesa di verde ha fatto da biglietto di visita man mano che l'aereo andava perdendo quota. Nel trasferimento dall'aeroporto al centro termale di Mondariz, sempre più vedevo intorno a me un paesaggio alpino, di quelli che si possono vedere andando verso il Trentino.

Nel corso di questi quattro giorni ci è stata data l'opportunità di apprezzare quanto la Galizia abbia da offrire al viaggiatore che è alla ricerca del relax, del buon mangiare (soprattutto pesce, crostacei, molluschi e anche buona carne oltre a verdure varie) e del buon bere: vini sia bianchi, sia rossi, sia rosè, tutti di alta qualità.

Abbiamo pernottato in ottime strutture, tutte di quattro stelle: il Balneario Mondariz a Mondariz, l'Hotel Isla de la Toja alla Toja e il magnifico relais & chateaux Quinta da Auga, nelle immediate vicinanze di Santiago de Compostela.

Alberghi molto curati nei dettagli, tutti con centri benessere di livello e ristoranti interni curati dai migliori chef, adatti per chi voglia veramente ritrovare l'armonia e la serenità, e per coppie alla ricerca della giusta location per vivere una parentesi di vera intimità.

Da segnalare il Gran Hotel La Toja, un hotel di lusso, raffinato, con delle stanze molto eleganti e soprattutto delle vedute che di sera con la luna e le stelle in cielo, meriterebbero da sole il viaggio fin qui.

Una rete viaria eccellente, grandi arterie vi porteranno con estrema facilità in giro per la Galizia ed improvvisamente lo scenario si apre sull'Atlantico e sui numerosi fiumi (rias) che sfociano in esso, regalandovi delle immagini che resteranno per sempre nel vostro cuore.
Avrete modo anche di vivere questa dimensione di turismo con le numerose escursioni che potrete fare via fiume o via mare, andando a scoprire delle rarità come le Islas Cies o amene località turistiche come Baiona, Moana, Cangas, Grove o tante altre che si protendono sul mare.

Ovviamente, parlando della Galizia, non si può non nominare Santiago de Compostela con la sua cattedrale, meta di pellegrinaggio da ogni parte del mondo e vi garantisco che arrivare lì con un comodo pullman già ti dà un effetto particolare, posso immaginare cosa provi chi ci sia arrivato dopo aver percorso centinaia di chilometri a piedi: abbiamo visto dei giovani fare gli ultimi metri stremati, camminando con fatica e il momento più suggestivo è stato quando sono arrivati sulla grande piazza antistante la Cattedrale e si sono abbracciati con chi li aveva preceduti.

Quindi ricapitolando: una natura straordinaria, il verde della montagna e l'azzurro del mare e dei fiumi, una cucina eccellente, vini di qualità, sistemazioni alberghiere per tutti, una perfetta rete stradale, la cordialità della gente, un clima estivo e primaverile dolcissimo, possibilità di praticare golf, cicloturismo, trekking....cosa chiedere di più. Se fossi in voi e amate fare un viaggio in libertà vi consiglio di andare in Galizia.




02 settembre 2011

FINALMENTE SI PARTE



Finalmente si parte.

Anche per me, dopo aver consigliato clienti indecisi, organizzato le vacanze degli altri, averli incontrati al rientro ed ascoltato con piacere i loro racconti entusiasti, sta arrivando il momento della partenza.

Devo dire che quest'anno ho ricevuto due graditissime sorprese: ad aprile sono stato invitato dal tour operator Alpitour ad effettuare un viaggio a Nosy Be, in Madagascar, per andare a visitare di persona, una destinazione fantastica ed un hotel che merita assolutamente: il Bravo Andilana Beach.
Una meta per me nuova, una indimenticabile scoperta e tutto è accaduto subito dopo i festeggiamenti del mio cinquantesimo compleanno. Ancora ricordo lo stupore degli amici e delle amiche quando al microfono ho annunciato che il giorno seguente sarei partito per il Madagascar.

Domenica, colmerò una lacuna ed avrò la possibilità di realizzare un desiderio che covava dentro di me da molto tempo: andare alla scoperta di una delle poche zone che non conosco di quella meravigliosa terra che è la Spagna.

Infatti, grazie ad un invito che mi è pervenuto dall'Ente del Turismo Spagnolo, avrò l'opportunità di partecipare ad un Fam Trip che porterà un gruppo di agenti di viaggio, dal 04 al 09 settembre, a conoscere la Galizia e le sue città più rappresentative.

Sono andato tante volte in Spagna e tutte le volte provo sempre una forte emozione, perchè, per una serie di motivi, mi sento molto legato a questa destinazione, che, oltretutto, propongo con molto entusiasmo ai clienti stessi.

Come sempre mi succede, quando debbo partire per un viaggio e soprattutto se è una destinazione nuova, evito di informarmi troppo, di andare a vedere tutto su internet o ancor peggio a leggere le recensioni sui vari forum.

Voglio lasciare a me stesso il piacere della scoperta, il gusto della curiosità, arrivare e farmi abbracciare dal posto, entrando in sintonia ed in armonia con tutto quello che andrò a vivere in quei giorni.

Voglio evitare, anche, di arrivare sul posto con dei preconcetti, con dei giudizi e poter così catturare immagini, sensazioni, ricordi, per farli totalmente miei e poterli poi condividere con un cliente a cui proporre un nuovo viaggio, raccontare all'amico o all'amica.

Mi assenterò per una settimana da questo blog e il primo appuntamento al rientro sarà per parlarvi della Galizia e cercherò di trasmettervi i ricordi e le emozioni che sicuramente riporterò dentro di me.