venerdì 30 gennaio 2015

BUONGIORNO PROF.



"Buongiorno Prof."


Ma chi me l'avrebbe detto che un giorno sarei stato apostrofato così?

Chissà se quando ero sui banchi di scuola, avrei potuto pensare di trovarmi un giorno dall'altra parte, addirittura sulla cattedra.

Ed invece quello che non pensavo si potesse avverare si è avverato.

Con questo non voglio dire che abbia trasformato la mia vita professionale da agente di viaggi a professore, anzi non mi permetterei mai di sostituirmi a chi lo fa di professione e accompagna gli studenti in un percorso di vita molto importante.

Il mio modesto approccio alla figura di professore, l'ho avuto nel corso di alcune docenze che ho svolto in alcuni Istituti Pubblici e in alcune Scuole Private, dove ho tenuto dei corsi di biglietteria e degli interventi tecnici sull'organizzazione di pacchetti turistici.

Ricordo la prima volta che entrai in una classe, e ci ritornavo dopo tanti, tanti anni e nell'attesa che squillasse la campanella che avrebbe sancito l'inizio della lezione, sentivo scorrere in me l'adrenalina e mi chiedevo se sarei stato capace di gestire una classe per una lezione che si sarebbe svolta dalla due alle cinque di un venerdì pomeriggio.

L'impatto non fu dei migliori, perché mi ritrovai davanti ad un uditorio di ragazzi e ragazze che tutto pensavano meno che a darmi l'attenzione e avevo la sensazione che stessi parlando da solo.

La tensione aumentava, sentivo la difficoltà di riuscire a prendere in mano la situazione e avevo il timore che mi potesse sfuggire. La classe mi sembrava molto più interessata a guardare il telefonino, a chattare di nascosto, che al sottoscritto che era arrivato lì con la sua bella lezione infarcita di codici, non facilmente digeribili e assimilabili di venerdì pomeriggio.

Il secondo approccio lo ebbi in altro Istituto che forse per la sua collocazione aveva una frequentazione di persone meno vivaci, e, quindi, qui ebbi modo di svolgere le mie lezioni di biglietteria con più facilità, trovando attenzione e collaborazione, ma forse era anche il mio modo di approcciarmi al pubblico studentesco che andava migliorando.

Nelle scuole private il compito è più facile, l'attenzione è maggiore se non altro perché chi le frequenta paga una certa somma per iscriversi e quindi dimostra un maggiore interesse.

Questa mattina, dopo un periodo di interruzione dalle brevi docenze, sono ritornato in un importante Istituto Tecnico per il Turismo della nostra città, probabilmente il più famoso, se non altro per il nome che ha e che ricorda a molti di noi, agenti di viaggi, una scuola prestigiosa nella quale tanti di noi si sono formati e preparati, in un periodo in cui la selezione era veramente fortissima.

La mia partecipazione si inseriva in un lodevole progetto di alternanza scuola-lavoro in cui gli studenti delle terze sono chiamati a simulare il lavoro di un'agenzia di viaggi nella preparazione e stesura di un programma di viaggio da sottoporre ad una Scuola per la gita scolastica.

Si tende spesso a criticare i giovani ed invece questa mattina ho avuto la riconferma che i giovani hanno voglia di apprendere, sono curiosi, vogliono capire. hanno spirito d'iniziativa e intraprendenza.

Hanno proposto dei programmi di viaggio così ben articolati, e ben presentati sia nella forma scritta che nella forma verbale, da meritarsi tutti i complimenti.

Mi dispiace solo costatare il loro evidente imbarazzo e perplessità nel voler capire se ha un senso ancora oggi andare a studiare in un Istituto per il Turismo e non di rado mi viene rivolta la domanda se l'agenzia di viaggi avrà un futuro oppure è destinata a scomparire.

E' una domanda che spesso mi sono posto anch'io, e forse il tempo che mi resta da dedicare a questa professione, mi permetterà ancora di non assistere all'estinzione definitiva della specie ma capisco il quesito posto da un diciottenne che vuole pensare a quale indirizzo dare alla sua vita futura.

Agenzie o non agenzie, quello di cui sono sicuro è che il turismo, la voglia di viaggiare, di scoprire il mondo, non terminerà mai e quindi ci sarà sempre spazio in questo mondo per chi avrà la passione, la determinazione e la voglia di arrivare a raggiungere delle mete, degli obiettivi.

Se io nel mio piccolo riesco a trasmettere a chi oggi è di là dove ero io tanti anni fa, la passione e la determinazione con cui ho sempre vissuto il mio lavoro, posso dire di aver raggiunto un grande successo personale.

giovedì 15 gennaio 2015

PRIMI PASSI NEL 2015


wikipedia

Siamo da poco entrati nel nuovo anno e come spesso avviene questo è il periodo dei grandi propositi e delle domande su come sarà l'anno da poco iniziato, quali sorprese ci aspettano dietro l'angolo.

I primi giorni sono già stati densi di avvenimenti che ci hanno uniti in una sorta di dolore collettivo, dalla scomparsa del grande e indimenticabile Pino Daniele ai fatti tragici di Parigi che hanno fatto ripiombare nelle nostre case immagini che non vorremmo più vedere.

Per noi agenti di viaggi, la prematura scomparsa di una nostra collega e la morte tragica di un'altra collega, ci hanno uniti in una grande commozione.

Verrebbe da dire che la partenza non è delle migliori ma, ormai, è già un po' di tempo che ci siamo abituati a questi avvi non proprio così densi di buone prospettive.

Tanto per non andare indietro nel tempo fu all'inizio del 2011 che ci fu la cosiddetta "Rivoluzione Araba" con gli scontri di piazza al Cairo e poi nel gennaio del 2012 il naufragio della Costa Concordia....

Ma non vorrei scrivere all'inizio dell'anno un articolo che rischi di diventare un necrologio, specialmente in un blog di viaggi, in cui si dovrebbe parlare di sogni, di desideri, di luoghi che aspettano di essere visitati e amati.

Che anno sarà? 

Un anno in cui saranno ancora tante le persone che continueranno a servirsi delle agenzie, come hanno sempre fatto, perché non hanno tempo e desiderio di andare a fare meticolose ricerche sul web, oppure diffidano di questo strumento e ritengono ancora prezioso e insostituibile l'apporto di un esperto consulente, purché sia veramente esperto nei fatti e non solo a parole.

Sarà un anno in cui alcuni si avvicineranno con diffidenza, quasi con sospetto, alla ricerca di rassicurazioni, e anche di coccole che fanno sempre bene, e quando troveranno il sorriso e la cordialità di un buon agente di viaggi, apprezzeranno ancora di più i consigli che quell'agente saprà dare loro.

Certo non mancheranno anche quest'anno quelli che arriveranno in agenzia, avendo fatto "corsi di studio" via web su una destinazione e ne sanno, o a volte pensano di sapere così tanto da non aver bisogno di qualcuno, e allora spesso non si capisce perché poi vadano cercando rassicurazioni o si pongano in atteggiamento di sfida, quasi a voler dimostrare la loro superiorità che non di rado si trasforma in arroganza, quando non c'è più uno scambio di vedute ma una sorta di competizione, quasi tendente a disprezzare l'operato di chi comunque si sta mettendo a  sua disposizione.

E poi dall'altra parte ci saranno agenti di viaggi preparati sia dal punto di vista professionale che comportamentale e ci saranno altri che forse farebbero meglio a fare un altro lavoro,  sicuramente ne sarebbero più soddisfatti e darebbero anche più soddisfazioni a chi si rivolge ad essi per un servizio.

Ci saranno organizzatori di viaggi che faranno l'impossibile per andare incontro alle esigenze dei moderni viaggiatori, rimodulando strategie di marketing e di approccio al cliente, rispetteranno le regole e per questo saranno premiati, così come ci saranno altri operatori che pensano di poter ancora fare i "furbetti", rischiando di pagare dure conseguenze, sia pecuniarie che d'immagine.

Cosa farò io e cosa farà la nostra agenzia per andare incontro a tutto questo?

Personalmente ho superato il "trauma" dovuto agli scossoni che la nostra professione ha subito nel corso degli ultimi anni, ho metabolizzato e ho cercato di migliorare sulle aree dove ero più carente, in particolare sull'area tecnologica, ho approfondito le tematiche legate alla comunicazione per essere il più possibile in linea anche con le nuove sfide che il mercato ci riserva ogni giorno.

L'agenzia ha continuato a mantenere alto lo standard qualitativo con una costante attenzione alle esigenze del cliente, seguendolo passo dopo passo nella realizzazione di un viaggio, non facendolo mai sentire solo, ma dandogli la certezza di esserci sempre, risolvendo anche situazioni che forse se non si fossero appoggiati ad un'agenzia preparata, avrebbero avuto enormi difficoltà a gestire.

Il cliente è stato assistito anche quando ha ricevuto dei disservizi, non imputabili a noi ed è stato da noi seguito per ricevere gli eventuali indennizzi risarcitori previsti in base alle regolamentazioni attuali.

Un lavoro a volte faticoso e che richiede tempo e dedizione ma è il lavoro che premia e fa sì che anche quel cliente, inizialmente diffidente e a volte arrogante, si appoggi ad un'agenzia e torni nella stessa agenzia per il successivo viaggio, e di questo posso essere fiero, così come può essere fiera la nostra agenzia.

Nel 2015 ci auguriamo di poter ancor di più innalzare il livello qualitativo ed organizzativo per poter dare sempre un ottimo servizio a chi si rivolgerà a noi, andremo ad arricchire di nuove idee il nostro sito, la pagina di Facebook, i blog che curo in prima persona, "L'Agente di Viaggi" e "Viaggio in Spagna" e tante altre idee che andremo a sviluppare nel corso dei prossimi mesi.

Tutto questo perché continuiamo a credere nella nostra professione e vogliamo che sempre più persone credano in noi.