lunedì 20 maggio 2013

NEL BLU DIPINTO DI BLU





Volare nel blu dipinto di blu, felice di stare lassù!
Così cantava il nostro grande Domenico Modugno,  portando nel mondo la canzone italiana.
Parafrasando i versi di quella canzone ognuno di noi desidera, almeno per una volta nella vita, poter volare nel blu del cielo, provando l’emozione e la felicità di essere tra le nuvole.
Poter realizzare un desiderio del genere che prezzo ha?

Sembrerebbe che oggi questo desiderio si possa realizzare anche senza un grande dispendio di risorse economiche e spesso l’acquisto di un biglietto aereo richiede un investimento inferiore a quanto si dovrebbe spendere per una cena in un buon ristorante della propria città.

 E' sempre così?

Negli ultimi anni, con lo sviluppo del traffico aereo low cost e con l’apertura al traffico commerciale di aeroporti, anche minori, utilizzare il trasporto aereo è diventato quasi una normale abitudine. Tantissime persone che in passato si limitavano a guardare in alto e sognare di poter un giorno volare hanno potuto realizzare questo desiderio.

La pubblicità massiccia e lo sviluppo del web hanno indotto nella mente di un normale passeggero che si può andare con 9 euro dappertutto.  E’  ovvio che tutte le pubblicità vengono fatte per catalizzare l’attenzione del pubblico di massa il quale spesso, così ammaliato da questi richiami, perde il contatto con la normale prassi commerciale che non può avallare la possibilità che un aereo di 100 persone possa compiere un volo da una città ad un’altra, vendendo tutti i posti a quel prezzo.

Vola da… a… con 9 euro, o addirittura gratis cela dietro il seducente messaggio delle condizioni ben precise, prima per tutte che ogni tariffa aerea venduta, dalla più economica alla più costosa è contingentata, nel senso che ogni compagnia aerea metterà in vendita i posti a differenti tariffe, limitando ad ogni tariffa un certo numero di posti, stabilito in base a precise considerazioni di carattere commerciale e in base alla tempestività nella prenotazione: non si può pensare di acquistare un biglietto aereo pochi giorni prima della partenza allo stesso costo di chi l’avrà acquistato con largo anticipo, se non addirittura nel momento stesso in cui la compagnia ha fatto partire la promozione.

Anche quando la tariffa aerea fosse prospettata come gratis, non potrà mai essere totalmente gratuita perché da ogni tariffa sono escluse tutte quelle voci che, generalmente, vengono chiamate “tasse aeroportuali” ed in realtà accumulano tutta una serie di balzelli, di oneri, di imposte, di servizi. Il totale di tutto questo ha spesso un'incidenza molto alta e così è normale che un biglietto aereo possa costare per esempio 18 euro andata e ritorno, più, sempre facendo degli esempi, 150 di tasse.

Nel caso di alcune compagnie aeree low cost, il reale prezzo  si verrà a conoscere soltanto quando si arriva alla maschera finale, quella dove dovrà essere caricata la carta di credito con la quale si effettua l’acquisto del biglietto, questo nonostante che la Comunità Europea abbia imposto di evidenziare il prezzo totale già nella prima schermata ed abbia anche multato alcune di queste compagnie per inadempienza a tale obbligo.
Il gioco sta nel fatto che tali compagnie vogliono presentare, pagina dopo pagina, una serie di servizi accessori: assicurazioni, noleggi auto, hotels, trasferimenti  da proporre al cliente, il quale, spesso, si dovrà ricordare di mettere la spunta di rinuncia a tali servizi per non trovarseli poi addebitati.

E che dire poi di tutti quei servizi che nel caso di un volo di linea sono già compresi mentre nel caso di acquisto di una tariffa low cost dovranno essere valutati attentamente perché l’incidenza sul costo finale è spesso abbastanza notevole: bagaglio a mano o bagaglio in stiva? Senza o con assegnazione del posto e nel caso che tipo di posto? Check-in all'Aeroporto o meglio pagarlo e farlo prima?

Queste sono solo alcune delle considerazioni che si possono fare quando si parla di acquistare un biglietto aereo e voler, quindi, conoscerne il prezzo. Tante sarebbero ancora le cose da dire al riguardo ma non mi è sufficiente un articolo per esaudire un argomento così complesso e che si è andato ancor più complicando negli ultimi tempi, creando non pochi malintesi tra chi vende un biglietto aereo e chi lo acquista.

Spesso il cliente pensa che in agenzia il costo sia più alto ma questo non è così vero come si potrebbe pensare in quanto il costo non viene deciso da noi (cosa che succedeva nel passato quando avevamo delle tariffe riservate che si potevano vendere solo in agenzia) ma dalle compagnie aeree. Il nostro compito è quello di mettere a disposizione dell’utente la nostra esperienza, la conoscenza delle compagnie aeree, la padronanza delle regole tariffarie,  la competenza in materia di tutela del passeggero in caso di disservizi, la responsabilità nella prenotazione, nella emissione, nella informazione.
A fronte di questo servizio le agenzie, non percependo più alcuna commissione dalle compagnie aeree, a parte un misero 1% sul costo del biglietto al netto delle tasse, richiedono un diritto di agenzia, diritto che molte volte ci viene contestato come se ci appropriassimo di qualcosa che non ci spetta. 
Il cliente, forse, non percepisce il valore aggiunto di un professionista e qualora così fosse è libero di comprare il biglietto dove preferisce con l’impegno, però, a non rivolgersi poi al professionista in caso di difficoltà,
pretendendo consulenza, anche gratis. La consulenza ha un valore ed un costo e noi la dobbiamo elargire, prima di tutto, a chi ci ha pagato per avere la nostra consulenza.

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